BON TON in ufficio: il LOOK nell’ambiente di lavoro

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Bon Ton in ufficio: Come vestirsi per andare in ufficio? E a scuola? Il look, l’immagine che noi diamo agli altri attraverso il nostro modo di vestire, è inutile negarlo, è più che mai importante nell’ambiente di lavoro. Esso è strettamente legato alla credibilità che possiamo dare al nostro operato.

Quindi il look diventa un basilare elemento di comunicazione visiva per raccontare la nostra personalità, serietà e determinazione. Sappiamo bene che l’abito non fa il monaco e certo non può trasformare o migliorare la qualità professionale che senza dubbio resta quella che è, sia che la persona vesta in maniera impeccabile o che vesta in maniera eccentrica. Però, tra le due, ha molto più successo chi fa attenzione alla propria immagine dimostrando rispetto per se stessa e gli altri.

Chi vale veramente non ha certo bisogno di “spostare” l’attenzione dei colleghi o del capo su mise inappropriate. Inoltre, vestire e presentarsi elegantemente garantisce un migliore rapporto con chi lavora al nostro fianco, abbassando al minimo il rischio di invidie e pettegolezzi.

Credibilità e affidabilità

Una donna che lavora non deve sembrare un uomo in gonnella, dimenticando la propria femminilità, ma nemmeno apparire troppo provocante o sexy. Ci sono modi e posti per sottolineare la propria capacità di seduzione, specie nel privato e fuori dall’orario di lavoro. Ad una festa per esempio, ad una cena, con i colleghi o con il proprio uomo, si può certamente optare per un look più sensuale, in ufficio, invece, è proprio meglio evitare.

Insegnanti e professori: Il look in classe

Anche a scuola il look dei docenti ha un’importanza rilevante per un ruolo che necessita di trasmettere agli studenti serietà ed autorevolezza. Tema affrontato più volte, rimane un argomento che divide due scuole di pensiero: c’è chi invoca la libertà personale di abbigliarsi come vuole, pensando addirittura di instaurare un canale privilegiato di comunicazione con gli studenti e chi invece auspica maggiore rigore in fatto di eleganza per sottolineare la figura del docente e per dare agli studenti il buon esempio. Che dir si voglia, rimane sconveniente la scelta di jeans sdruciti e maglietta, di pantaloni a vita bassa con ombelico e/o biancheria in bella vista, così come estremamnete fuori luogo la scelta di scollature e mini gonne che comunque la si pensi non sono adatti all’ambiente didattico, ne in cattedra e nemmeno dietro ai banchi. Rispetto e credibilità necessitano anche di esempi concreti e l’immagine personale è sicuramente la prima informazione che si trasmette a coloro che osservano.

Estate in ufficio

Lavorare in un ufficio in città può diventare un problema in estate.
Come difenderci dal caldo?
Quanto ci si può “spogliare” senza essere fuori posto?

In linea di massima le regole sono sempre le stesse e la parola chiave è moderazione. Evitare di vestire come per un weekend al mare e di sfoggiare prendisole o pantaloncini corti. Scegliere invece capi in tessuti naturali che aiutano la traspirazione ed evitano di provocare saune alla scrivania. I modelli, i tagli più morbidi e meno aderenti donano un generale senso di freschezza in più. I collant sono i primi ad essere esclusi durante le stagioni calde e quindi gambe e pedicure devono essere sempre curatissime.

Mai usare ciabattine da spiaggia o calzature in gomma. Se si scelgono tubini senza maniche fare attenzione che non fuoriescano le spalline del reggiseno, che deve essere indossato sempre. Al bando magliette corte, aderenti e che lasciano l’ombelico in vista. Idem per pantaloni o gonne a vita bassa. Si tenga conto che in un ufficio ci si deve poter muovere per tutte le attività senza dover pensare di rischiare di trovarsi in imabarazzo sistemando in continuazione il proprio abbigliamento.

I tatuaggi e il piercing saranno anche di moda e molto in voga tra i giovanissimi, ma sicuramente non saranno mai e in nessun caso nè eleganti nè adatti ad un ambiente di lavoro. In estate il make up deve essere a maggior ragione leggerissimo e discreto, lasciando da parte fondotinta e colori scuri o pesanti. La cura personale vuole anche che in ufficio, allo stretto contatto con altre persone, l’igiene personale sia sempre garantita evitando profumi o creme sul corpo con fragranze troppo intense. No a creme oleose e lucide. Se si è solite ricorrere alle lampade per un carnato più dorato, si faccia attenzione a non esagerare e a non lasciare segni chiaro-scuro. Idem per l’uso di creme autoabbronzanti. I capelli, se raccolti, donano un’immagine composta e in più agevolano in caso di temperature altissime.

Un kit d’emergenza per un rapido ritocco generale, da tenere sempre in borsetta, può rivelarsi di grande aiuto.

Si & No

  • SI
  • a cotone e lino in estate
  • a gonne al ginocchio
  • a scollature discrete
  • a colori sobri
  • a pettinature raccolte
  • a camicette morbide
  • ad abiti chemiesier
  • a calzature con tacchi non eccessivi
  • a sandali modello Chanel
  • a trucco e make up naturale
  • a manicure e pedicure sempre curati
  • a gioielli e orologi non vistosi
  • NO
  • a jersey e tessuti sintetici in estate
  • a minigonne e mini abiti
  • a scollature eccessive
  • a tacchi 12
  • a spacchi vertiginosi
  • a colori sgargianti
  • a pettinature selvagge
  • a top e canottiere
  • a shorts
  • a calze a rete
  • a gioielli e orologi di grandi dimensioni
  • al look troppo trendy
  • a creme e profumi troppo intensi

Photo by Brigitte Pollio/Elisabetta Colombo – Chic Magazine.it

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